In Sicilia, il mese di febbraio è il mese di Sant’Agata, celeste patrona di Catania. La festa che la città etnea celebra in onore della gloriosa vergine e martire è la terza festa religiosa più seguita al mondo, per il numero di fedeli devoti e per la grande affluenza di persone che coinvolge e attrae. Sant’Agata è patrona della Repubblica di San Marino, di Malta e di diverse città italiane. Inoltre, la devozione verso la Santa catanese è diffusa in gran parte dei comuni siciliani. Anche la città di Agira, patria di San Filippo, sacerdote evangelizzatore e potente esorcista, racconta di un’antica e sempre viva devozione a Sant’Agata.
La Reliquia del Sacro Velo di Sant’Agata visita la città di Agira
7 aprile 2024
Presso la Chiesa Reale Abbazia di San Filippo sono custodite diverse opere d’arte raffiguranti la martire catanese; tra queste spicca la tela di Olivio Sozzi (1759), che raffigura Sant’Agata in gloria
Sant’Agata in gloria, olio su tela del pittore catanese Olivio Sozzi
1759
Ovale con Sant’Agata presso l’altare delle Sante Reliquie di San Filippo
Sant’Agata e San Filippo d’Agira sono inoltre legati da un affascinante evento avvenuto nel 1541 e narrato dallo storico Tommaso Fazello nella sua opera intitolata “De rebus Siculis”
SAN FILIPPO E LE VIOLE DI SANT’AGATA

Durante la festa di San Filippo, molti uomini e donne vittime di possessioni demoniache venivano condotti presso l’Abbazia di Agira per essere liberati. In quell’occasione, tuttavia, solo una donna di Lentini non trovò la pace. La donna fu condotta presso la sagrestia, dove fu circondata da molti sacerdoti che, con esorcismi e orazioni, si sforzavano di scacciare da lei quello spirito infernale. Ma ogni loro fatica risultava vana. A un certo punto, un uomo proveniente da Catania diede segretamente a uno di quei sacerdoti un mazzo di viole, avvolto in un poco di carta, che aveva toccato le sacre reliquie di Sant’Agata. Il sacerdote, senza aggiungere parole, poggiò immediatamente le viole sul petto della donna. Questa, dopo aver annusato più volte quei fiori, pronunciò queste parole: “Non ha potuto cacciarmi da qui quello schiavo nero (alludendo a San Filippo), e mi caccerà questa donna catanese (alludendo a Sant’Agata)? Ma niente affatto!” Con queste parole, la donna di Lentini dimostrò chiaramente di essere posseduta e agitata dal demonio nemico di ogni bene.

Esorcismo di San Filippo, presso il coro ligneo opera di Nicolò Bagnasco
1822
Se sei appassionato di storia e affascinato dalla bellezza dei paesaggi, non puoi non visitare Agira, recentemente inserita nel prestigioso elenco dei Borghi più Belli d’Italia. Se, inoltre, sei interessato alle tradizioni religiose, ti consigliamo di visitarla durante le festività in onore di San Filippo, che animano la città con eventi suggestivi e ricchi di spiritualità:

- 11 gennaio: Festa del Ringraziamento;
- 12 maggio: Solenne Festa Liturgica;
- 12 agosto: Grande Festa Estiva.
Ogni occasione offre un'opportunità unica per scoprire la cultura e la devozione di questo affascinante borgo
Alcuni momenti della festa di San Filippo patrono e protettore della città di Agira
Per info: Associazione San Filippo d’Agira
su Facebook e Instagram
Tel. 388 118 6440

I testi sono stati forniti da Danilo Alleruzzo.
Tutte le fotografie e i materiali video appartengono ai rispettivi proprietari e sono utilizzati a scopo dimostrativo.
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